HomeMusicaConcerto indimenticabile di Antonella Ruggiero a Recanati: standing ovation e bis emozionanti

Concerto indimenticabile di Antonella Ruggiero a Recanati: standing ovation e bis emozionanti

Un viaggio emozionante tra tempo e spazio. Dall’India a Cuba, passando per Africa e Genova. Tra gli evergreen dei Matia Bazar e le canzoni di Fabrizio De André e PFM. Una serata magica, quella che ha visto Antonella Ruggiero esibirsi nella suggestiva cornice del cortile di Palazzo Venieri a Recanati, con un’affluenza straordinaria, tanto che i biglietti erano esauriti già da settimane.

Il concerto, secondo appuntamento della rassegna Lunaria 2024 dopo Edoardo Bennato a Piazza Leopardi, ha visto la cantante genovese accompagnata da due musicisti d’eccezione: Roberto Colombo (synth, basso, organo liturgico e vocoder oltre che marito della Ruggiero) e Adriano Sangineto (arpa celtica e clarino basso). Insieme, hanno creato una serata che rimarrà indelebile nella memoria del pubblico, capace di apprezzare la versatilità e l’innovazione musicale proposta. Più di una volta, i presenti si sono alzati in piedi per applaudire, regalando agli artisti vere e proprie standing ovation.

Il riarrangiamento dei brani è stato uno dei punti forti dello spettacolo. La voce inconfondibile della Ruggiero, arricchita dal suggestivo uso del vocoder da parte di Colombo, si fondeva perfettamente con i suoni minimali e le basi elettroniche leggere. Non meno importante è stata l’arpa di Sangineto, che ha regalato al pubblico momenti di pura meraviglia, soprattutto durante un lungo assolo, che ha lasciato tutti i presenti a bocca aperta. Questo strumento antico, in combinazione con le sonorità elettroniche, ha creato un contrasto che ha reso il concerto non solo una celebrazione musicale, ma una vera esperienza sensoriale.

Tra i brani eseguiti, spicca “Impressioni di Settembre” della PFM, riarrangiata in modo magistrale. Sembrava una sfida impossibile riadattare un brano così ricco di suoni e dettagli, ma il trio è riuscito a farlo in maniera impeccabile, regalando una versione intima e sognante che ha commosso il pubblico. Oltre a questo, va ricordata l’interpretazione di “Creuza de mä” di Fabrizio De André, un omaggio sentito che ha risuonato nell’anima degli spettatori, dimostrando ancora una volta la capacità di Antonella Ruggiero di passare con disinvoltura da un genere all’altro, rispettando e reinventando ogni brano.

L’evento non si è limitato ad essere un semplice concerto, ma ha rappresentato anche un viaggio attraverso le culture musicali del mondo. Dal repertorio italiano si è passati senza sforzo ai ritmi di Cuba, con una vibrante esecuzione di “Guantanamera”. Il pubblico ha accolto questo brano con entusiasmo, lasciandosi trasportare dai ritmi latini. E, come gran finale, un emozionante bis con “Ti Sento”, uno dei successi più celebri dei Matia Bazar. Un momento di grande intensità che ha coronato una serata perfetta, dimostrando il legame indelebile tra la cantante e il suo passato musicale.

La location di Palazzo Venieri ha aggiunto una magia particolare alla serata. Con il suo affaccio mozzafiato sull’Adriatico, questo storico palazzo ha offerto una cornice suggestiva, rendendo ogni nota ancora più evocativa. La bellezza architettonica si è fusa con la qualità artistica, creando un’atmosfera sospesa tra passato e presente, tra tradizione e innovazione.

La rassegna Lunaria 2024, che ogni anno porta grandi nomi della musica a Recanati, ha confermato anche in questa occasione il suo valore culturale. Eventi come questo non solo mantengono viva la tradizione musicale italiana, ma rappresentano anche un ponte tra generazioni e culture diverse, facendo riscoprire al pubblico brani che fanno parte del nostro patrimonio collettivo, rielaborati in chiave moderna.

Le doti vocali di Antonella Ruggiero erano già note, ma ciò che ha sorpreso è stata la straordinaria alchimia tra gli artisti che l’hanno accompagnata e la qualità degli arrangiamenti proposti. Questo concerto non è stato solo un’esibizione musicale, ma una celebrazione dell’arte in tutte le sue forme. Una serata che ha dimostrato come la musica possa superare confini temporali e geografici, unendo pubblico e artisti in un viaggio unico.

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