Non ce ne vogliano le buone anime degli enormi compositori Antonin Dvorak e George Gershwin (quest’ultimo con un Americano a Parigi), protagonisti della prima e seconda parte del concerto dell’Orchestra Filarmonica Gioacchino Rossini diretta dal Maestro Donato Renzetti di Sabato 30 Luglio 2022 a Macerata ma la Star Wars Suite, sentito omaggio ai 90 anni del grande compositore John Williams, rieccheggia ancora nelle orecchie di chi vi sta scrivendo questa recensione, da oltre quaranta anni fan fedele ed ortodosso di quella Galassia lontana lontana ideata da quel genio visionario di George Lucas che portò nelle sale il primo capitolo tra lo scetticismo generale nel 1977.
Sentire risuonare il tema principale di Star Wars e poi altre composizioni tratte dalla saga cinematografica tra cui la “marcia imperiale” che è stata ancora più di impatto rispetto al motivo più noto, all’interno dell’Arena Sferisterio di Macerata è stato qualcosa di letteralmente epico grazie ovviamente alla bravura di una Filarmonica e di un maestro entrambi applauditissimi dal numeroso pubblico (se pur non si sia registrato il tutto esaurito) che hanno riprodotto pedissequamente, integralmente e con grande emozione le eterne ed universali composizioni di John Williams.
“Anche se siamo stanchi per voi lo facciamo”, così il Maestro Donato Renzetti si è rivolto alla platea prima di cominciare il bis richiestissimo dal pubblico (tra i primi a “lanciare l’idea” sempre chi vi sta scrivendo questa recensione…) e così è ripartita la carica incredibilmente suggestiva del tema principale di Star Wars.
Come se non bastasse, usciti dall’Arena, è partito il video mapping all’Ingresso dello Sferisterio dedicata a Star Wars. Sarebbe forse servito un po’ più di buio per apprezzare ancora meglio la composizione visiva ma comunque vedere il casco di Darth Vader, il Millennium Falcon e la Morte Nera, oltre ai caratteri che compaiono all’inizio di ogni capitolo principale della serie cinematografica, è stato assolutamente piacevole.
Al di là dei propri gusti personali, non si può che promuovere a pieni voti, questa scelta “cinematografica” all’interno del Macerata Opera Festival. Un modo differente per tenere sempre al centro la musica di qualità ma con un appeal inusuale rispetto al solito.
Ricordiamo che un’altra serata “spaziale” si è tenuta all’inizio del mese di Luglio a Macerata sempre allo Sferisterio: stiamo parlando del concerto di Steve Vai, il chitarrista statunitense ma di origini italiane che per la sua bravura sembra essere arrivato da un altro pianeta. Per questo gli si addice il termine spaziale…