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Macerata Opera Festival 2024 – Al Via dal 19 Luglio: Tutti gli Appuntamenti

La Luna – che illumina il pubblico nelle serate estive allo Sferisterio, offrendo un’esperienza unica di musica all’aperto, legata alla perfetta acustica naturale del luogo – attraversa significativamente i versi e l’ambientazione delle tre opere del Macerata Opera Festival 2024: una favolistica Luna d’Oriente risplende sul capolavoro incompiuto di Puccini; lo stesso argenteo chiarore si riflette sui volti di Rodolfo e Mimì; alla Luna si rivolge la sacerdotessa belliniana.

Turandot (19 e 28 luglio, 3 e 10 agosto) di Giacomo Puccini sarà eseguita incompiuta, così come lasciata dal compositore (cioè sino alla morte di Liù, come sancito al Teatro alla Scala dal direttore d’orchestra Arturo Toscanini in occasione della prima postuma). Allo Sferisterio, la struggente e crudele storia d’amore e morte, ambientata “a Pechino al tempo delle favole”, sarà affidata al regista spagnolo Paco Azorín, che firma la nuova produzione dopo il successo di Otello del 2016, e alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa che aveva entusiasmato il pubblico nel Macbeth del 2019. Interpreti principali Olga Maslova (Turandot), Angelo Villari (Calaf), Ruth Iniesta (Liù), Antonio Di Matteo (Timur), Lodovico Filippo Ravizza (Ping), Paolo Antognetti (Pang) e Francesco Pittari (Pong). È un nuovo allestimento dell’Associazione Arena Sferisterio in coproduzione con l’Opéra Grand Avignon.

Norma (20 e 26 luglio, 4 e 9 agosto) di Vincenzo Bellini festeggia il traguardo delle 60 edizioni di festival operistico allo Sferisterio: scegliendo il capolavoro del Cigno di Catania – che era tra le ipotesi valutate ai primi del Novecento quando si decise di trasformare lo stadio della palla al bracciale in teatro – si celebra la città e coloro che vollero portare l’opera in questo luogo. Il nuovo allestimento sarà firmato dalla regista e documentarista milanese Maria Mauti, alla sua prima esperienza con il teatro d’opera; sul podio un veterano del belcanto come Fabrizio Maria Carminati, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania. Protagonista Marta Torbidoni (Norma), giovane soprano marchigiano che si sta imponendo sui palcoscenici di tutto il mondo, affiancata da un’altra voce molto apprezzata come quella del soprano Roberta Mantegna (Adalgisa), mentre i principali ruoli maschili saranno sostenuti da Antonio Poli (Pollione) e Riccardo Fassi (Oroveso).

Con il terzo titolo, quello scelto tra i successi dei festival precedenti, si torna all’omaggio a Puccini: La bohème (27 luglio, 2, 7 e 11 agosto) nella produzione del regista Leo Muscato, vincitrice del XXXII Premio Abbiati 2012 dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. Sul podio un apprezzato interprete di Puccini come Valerio Galli e un cast di rilievo con Mariangela Sicilia (Mimì), Yusif Eyvazov (Rodolfo), Valerio Borgioni (Rodolfo nella recita del 2 agosto), Mario Cassi (Marcello) e Daniela Cappiello (Musetta). Un’opera che già Puccini immagina giovane, carica di tensioni emotive e sociali, e che Muscato ha ambientato nella Parigi tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, caratterizzata da un fermento altrettanto intenso rispetto a quello evocato dal compositore.

Dalle locandine del Macerata Opera Festival 2024, composte in maggioranza da interpreti di rilievo e giovani emergenti soprattutto italiani, emerge la volontà di omaggiare il recente riconoscimento ottenuto dall’UNESCO che ha inserito la pratica del canto lirico italiano nella lista dei Beni Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Nell’ottica di un più ampio coinvolgimento del pubblico nelle fasi preparatorie del festival – particolarmente sentite in una città soprattutto un una città come Macerata che ha nello Sferisterio un punto di aggregazione sociale di altissimo rilievo – il direttore artistico Paolo Gavazzeni ha ideato un percorso di avvicinamento agli spettacoli dedicato agli spettatori di ogni età, dal titolo “Tutti all’opera” composto da: tre incontri con gli artisti al Teatro Lauro Rossi dedicati alle singole opere, la partecipazione alle prove d’assieme allo Sferisterio e, per gli Under30, la possibilità di acquistare i biglietti per gli spettacoli ad un prezzo agevolato dopo aver seguito le prove.

Nella programmazione del Macerata Opera Festival 2024 non mancheranno i concerti e la danza, componendo così un cartellone diversificato che torna nell’apprezzata formula dei tre titoli operistici per ogni weekend.

Domenica 21 luglio un concerto di gala Notte di luna completa – sotto la luna piena prevista in quei giorni – il weekend del debutto delle due nuove produzioni operistiche, un’occasione unica per completare i festeggiamenti per le 60 edizioni di festival allo Sferisterio. Sul podio Michelangelo Mazza, con alcuni degli interpreti vocali impegnati nelle produzioni e la partecipazione del violinista Giovanni Andrea Zanon, tra i virtuosi dell’archetto più apprezzati della scena internazionale.

Giovedì 8 agosto appuntamento con i celebri Carmina burana di Carl Orff diretti da Andrea Battistoni e con Giuliana Gianfaldoni (soprano), Dave Monaco (tenore) e Mario Cassi (baritono). Questa grande cantata scenica di ispirazione medievale a partire dal testo latino originale che intona, composta negli anni Trenta del Novecento, è una delle pagine sinfonico-corali più fortunate del secolo scorso, divenuta molto famosa anche per il suo uso frequente di alcuni suoi frammenti nella pubblicità e nel cinema. Entrambi gli appuntamenti concertistici saranno accompagnati, sul grande muro dello Sferisterio, dalle creazioni video realizzate dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, coinvolti secondo una fondamentale attività di collaborazione tra istituzioni cittadine.

Per la danza, debutta allo Sferisterio una nuova creazione dal titolo Notte Morricone (1° agosto) in collaborazione con la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, ideata e firmata dal premiato coreografo spagnolo Marcos Morau con le musiche del celebre autore italiano di colonne sonore: sotto la luna risuoneranno così alcuni dei temi più celebri del compositore scomparso quattro anni fa, da quello scritti per Nuovo Cinema Paradiso o La leggenda del pianista sull’oceano, a quelli per C’era una volta in AmericaPer un pugno di dollari o ancora Uccellacci, Uccellini. «La musica di Morricone – scrive Morau – incarna quel senso astratto di ciò che non è detto e non si vede nei film. Sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi e con la bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare, distruggendo e costruendo sé stesso ogni giorno. La sua musica ha una potente qualità malinconica che deriva sia dalla contemplazione del passato sia dall’impossibilità di catturare qualsiasi esperienza passata».

Com’è tradizione l’Orchestra impegnata nelle opere sarà la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana con il Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini” guidato da Martino Faggiani, insieme ai Pueri Pueri Cantores “D. Zamberletti” (Maestro del coro Gian Luca Paolucci) e la Banda Salvadei, organici marchigiani che saranno protagonisti anche dei concerti in programma nel 2024, per un coinvolgimento sempre maggiore delle realtà artistiche regionali nelle attività dello Sferisterio.

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