Venerdì 10 e sabato 11 maggio, si è tenuta la sesta edizione del congresso dedicato a salute ed ambiente, due temi di grande rilevanza nel panorama socioculturale di oggi che sono stati affrontati con serietà e consapevolezza scientifica da relatori esperti.
Il distretto 2090 del Rotary Club, in collaborazione con i gruppi locali di Montegranaro, Alto Fermano Sibillini, Fermo e Porto San Giorgio – Riviera Fermana, hanno organizzato l’evento in un duplice appuntamento rispettivamente all’Hotel Horizon e poi al Cine-teatro “La Perla” di Montegranaro.
Il secondo incontro è stato rivolto agli Istituti Comprensivi delle province di Ascoli e Fermo per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della consapevolezza ambientale.
Il grande obiettivo del Rotary, infatti, è puntare all’educazione e alla formazione dei giovani.
Il Governatore (2023/2024) Gesualdo Angelico, insieme a Paolo Scendoni, presidente del Rotary di Montegranaro hanno ribadito la grande fiducia che il gruppo ripone nelle nuove generazioni, perché educare a semplici buone abitudini da mettere in pratica ogni giorno, è il punto di partenza per invertire la rotta e concretizzare grandi effetti nel medio e lungo periodo.
Il Rotary mette a disposizione le competenze di un sistema pluridisciplinare di grandi eccellenze per informare e divulgare la consapevolezza sull’ambiente e l’importanza della corretta nutrizione già in età pediatrica per evitare l’insorgenza di malattie croniche.
L’iniziativa del Rotary è rivolta soprattutto ai giovani perché è fondamentale riflettere sulle condizioni del mondo in cui viviamo oggi e creare consenso ed attenzione verso le tematiche di ambiente e nutrizione dalle quali dipende la nostra salute e quella dei bambini di oggi che vivranno nel mondo di domani.
Dopo il saluto di Endrio Ubaldi, sindaco del comune di Montegranaro che ha patrocinato il l’iniziativa, si è dato inizio alla tavola rotonda a cui hanno preso parte illustri interlocutori.
Apre il convegno Renata Alleva (vicepresidente Ordine dei Biologi Emilia-Romagna e Marche, ISDE Italia Medici per l’Ambiente e specialista in Scienza dell’Alimentazione) che ha introdotto il tema dell’importanza dell’alimentazione in età pediatrica: nei primi mille giorni di vita la nutrizione dialoga direttamente col nostro DNA e ha il ruolo cruciale di determinare la propensione alla vita in salute o in malattia dell’individuo.
I bambini sono più esposti e vulnerabili ai contaminanti ambientali; la sovraesposizione a sostanze tossiche, inquinanti o ai pesticidi è estremamente dannosa perché altera il microbiota intestinale e influisce sensibilmente sullo sviluppo del sistema immunitario e neurologico, sul metabolismo e soprattutto sulle condizioni di salute presenti e future.
Le soluzioni proposte sono diverse e attraversano un ampio spettro di abitudini quotidiane da mantenere, ma soprattutto, è importante favorire la varietà alimentare.
I relatori si sono susseguiti analizzando ciascuno il loro campo d’indagine specifico, moderati dalla Dott.ssa Anna Maria Calcagni, presidente dell’Ordine dei Medici di Fermo.
Per il segmento sanitario generale e infantile sono intervenuti: Caterina Offidani, vicedirettore sanitario dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma; Denise Damiani, dottoranda di ricerca dell’Ospedale pediatrico “Salesi” ed esperta di celiachia e alimentazione pediatrica; Anna Moscillo, dottoressa pediatra e Roberto Grinta, direttore AST Fermo.
Nell’ambito dell’industria produttiva e agroalimentare, hanno esposto il loro contributo il Prof. Fabio Toso, chef e docente di Scienze Enogastronomiche dell’Università Roma Tre e Andrea Passacantando, presidente COPAGRI; i quali hanno posto l’accento sull’importanza della sostenibilità produttiva e sulla consapevolezza dell’origine dei prodotti che portiamo a tavola.
Sebbene le nuove generazioni siano molto più sensibili alle tematiche ecologiche e ambientali, spesso si danno per scontati gli aspetti che coinvolgono la produzione alimentare.
L’obiettivo più importante è investire a lungo termine nello strumento scolastico per costruire buone abitudini che richiedono del tempo per consolidarsi e impegnarsi in maniera corale per la formazione e l’educazione delle nuove generazioni: lavorando in questa direzione i bambini di oggi saranno cittadini, poi giovani produttori e consumatori, più consapevoli.
Lucrezia Coppa – Redazione