Sono circa 200 le tonnellate di rifiuti prodotti dall’alluvione del 18 e 19 settembre a Camerano. Dopo aver individuato l’area di stoccaggio e sgomberato le strade in meno di una settimana, ora si procede seguendo le direttive di Regione Marche che prevedono la differenziazione, recupero o smaltimento.
Mercante: “E’ un’operazione che impegnerà risorse finanziarie e tempo”. Saranno impegnati circa 600 mila euro per la pulizia e manutenzione dei fossi e delle strade di competenza dell’Amministrazione di Camerano e la differenziazione, recupero o smaltimento dei rifiuti creati dall’evento calamitoso, insieme a tutta una serie di opere sugli immobili di proprietà comunale
Proseguono i lavori di intervento sui danni causati dall’alluvione del 18 e 19 settembre 2024 a Camerano. Nello specifico gli interventi, che saranno poi coperti con una variazione di bilancio di circa 600 mila euro, riguardano la pulizia e manutenzione dei fossi e delle strade di competenza dell’Amministrazione di Camerano e la differenziazione, recupero o smaltimento dei rifiuti creati dall’evento calamitoso che ha colpito specificatamente la zona dell’Aspio, insieme a tutta una serie di opere sugli immobili di proprietà comunale.
“Abbiamo circa 12,5 milioni di euro di danni fra abitazioni private, aziende e beni del Comune – ha dichiarato Oriano Mercante Sindaco di Camerano – e un quantitativo di rifiuti stimato di circa 200 tonnellate da differenziare, recuperare o smaltire. I lavori sono tutti in corso.
Ad onore del vero siamo stati fra i primissimi Comuni ad aver individuato tramite ordinanza un’area di stoccaggio di questi materiali che è stata fondamentale per poter sgomberare le strade dai rifiuti a tutto vantaggio della sicurezza stradale e del decoro urbano che, voglio ricordare, era il bisogno primario dei residenti del luogo in quel preciso momento. Questo passaggio ci ha permesso, efficacemente, di terminare questa prima fase in meno di una settimana.
Oggi, dopo aver atteso le direttive di Regione Marche che è l’ente competente in merito allo smaltimento di questi rifiuti, avviamo la fase di differenziazione delle circa 200 tonnellate di materiale. La norma impone in primis di differenziare i rifiuti e, una volta fatto questo, di procedere al recupero oppure allo smaltimento degli stessi. Sarà un’operazione che ci impegnerà sia dal punto di vista finanziario che temporale, poiché come è facile immaginare i quantitativi di rifiuti sono notevoli e il processo necessità di risorse e tempistiche adeguate”.