Aprirà dopodomani 25 agosto la mostra su Franco Corelli, indimenticato tenore anconetano, di cui nel 2021 ricorrono i cento anni dalla nascita. Al museo tattile statale Omero, situato presso la mole Vanvitelliana, saranno esposti documenti, filmati e registrazioni. Una mostra multimediale che ripercorrerà, attraverso i suoi materiali, il debutto del tenore, a Spoleto nel 1951, passando per l’esordio alla Scala di Milano a fianco di Maria Callas nel 1954 nella Vestale di Spontini. Da lì verrà mostrata tutta la carriera artistica del cantante, esplosa nel 1958, in un ruolo difficile per la sua voce scura, ovvero quello di Gualtiero, nel Pirata di Vincenzo Bellini. Lì “[…] dominò una tessitura pur sempre molto acuta, senza mai forzare, esibendo un fraseggio largo e nobile e lanciando do di petto d’una ampiezza sbalorditiva”, come scrisse il critico e musicologo Rodolfo Celletti.
E’ indubbio che le incisioni di Corelli appartengano di fatto alla storia della musica e che egli sia stato, per mezzi vocali e valenza d’interprete, uno dei più grandi tenori del secondo novecento. Perfezionista per natura, Corelli decise di ritirarsi sul finire degli anni ’70 visto un lieve accenno di declino vocale. Nel 1982 è stato girato un film sulla sua carriera utilizzando le sue numerose registrazioni.
“Franco Corelli: la voce, l’artista, il mito”, titolo della mostra, garantirà la fruizione anche ai non vedenti, come proprio del Museo Omero. Moltissimi sono infatti i materiali audio, a cui si aggiungeranno delle testimonianze inedite visto l’interesse che l’esposizione ha suscitato in grandi teatri, come il Teatro alla Scala, Teatro dell’Opera e il Met di New York. Proprio negli Stati Uniti Corelli, al Metropolitan, aveva debuttato nel 1961.
Ad accogliere la mostra, che replica con varie aggiunte quella del 2006, a tre anni dalla morte dell’artista, è la Mole Vanvitelliana, a pochi passi dalla sua casa e sopra quelle acque che spesso lo vedevano praticare il canottaggio, suo sport prediletto.
La mostra chiuderà l’1 novembre. L’ingresso è libero previa prenotazione al numero 3355696985 o alla mail didattica@museoomero.it. Sarà richiesto il green pass.