Accoltellata con ferocia e poi zittita con lo scotch: questo il tragico epilogo della ventiduenne di Vigonovo Giulia Cecchettin, ennesima vittima di femminicidio del 2023.
Né parole né gesti saranno mai abbastanza per restituire al padre e alla sorella Elena ciò che un atto di estrema violenza gli ha irrimediabilmente strappato via.
La città di Macerata non resta inerme e si stringe attorno a Giulia e le innumerevoli donne che prima di lei hanno pagato lo scotto di abitare un Paese la cui cultura continua a concedere queste efferatezze.
Le università italiane in questi giorni si stanno mobilitando per contrastare la tolleranza verso atrocità come quella di Giulia, frutto di strascichi patriarcali, e anche l’Università di Macerata non resta in silenzio.
“[…] E’ ora di dire basta in modo deciso.” le parole del rettore John McCourt per annunciare il momento di raccoglimento collettivo organizzato con la collaborazione del Comune di Macerata.
Domani, mercoledì 22 novembre alle ore 18, la comunità universitaria manifesterà in piazza della Libertà con una fiaccolata e un momento di raccoglimento, esprimendo vicinanza e solidarietà.