Giovedì 3 luglio, l’Anfiteatro Romano di Urbisaglia ha vissuto una serata che resterà impressa nella memoria degli spettatori. Complice un cielo terso, un’acustica sorprendentemente efficace e la presenza scenica carismatica di Alessandro Preziosi, lo spettacolo ispirato al celebre romanzo Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar ha conquistato un pubblico numeroso e attento. L’intero anfiteatro era gremito, segno non solo della curiosità per il testo scelto ma, soprattutto, dell’enorme richiamo esercitato da uno degli attori italiani più noti e amati.
Preziosi, già apprezzato per numerosi monologhi di successo — da Prometeo a Don Giovanni — ha saputo dare voce e corpo a un personaggio storico affascinante e contraddittorio come l’imperatore Adriano. La drammaturgia di Tommaso Mattei, raffinata e rispettosa della materia letteraria originaria, ha consentito una sintesi efficace dei temi e dei passaggi più profondi del capolavoro della Yourcenar. Ma è nella restituzione scenica che lo spettacolo ha raggiunto la sua vetta: per circa cento minuti, senza intervalli, Preziosi ha condotto il pubblico in un viaggio introspettivo, politico e umano che ha superato ogni aspettativa.
Il fascino dell’ambientazione ha giocato un ruolo tutt’altro che secondario. L’Anfiteatro Romano di Urbisaglia, sito archeologico tra i più suggestivi delle Marche, si è rivelato essere lo spazio ideale per uno spettacolo come questo. Non solo per la sua natura “romana”, che ben si sposa con la figura dell’imperatore-filosofo, ma anche per le sue caratteristiche acustiche e spaziali. Le pietre antiche hanno quasi risuonato della voce dell’attore, amplificandone l’intensità. Un gioco di luci minimaliste, un sapiente uso del fumo scenico e le musiche originali hanno completato un quadro visivo e sonoro di grande impatto emotivo.
Preziosi si è dimostrato, ancora una volta, un interprete capace di sostenere da solo il peso di un intero spettacolo. La sua voce — pastosa, profonda, capace di passare da toni imperiosi a inflessioni fragili e umane — è stata lo strumento principale di una narrazione che non ha avuto bisogno di effetti speciali per colpire nel segno. L’attore è apparso a suo agio nel dare vita a un Adriano complesso, meditativo, a tratti malinconico. Un imperatore al crepuscolo, consapevole dei propri errori, affascinato dalla cultura greca, ferito dall’amore e dalla morte di Antinoo, immerso in riflessioni che risultano straordinariamente attuali.
Perché è questo uno degli aspetti più sorprendenti dello spettacolo: la modernità dei contenuti. Le parole scritte oltre mezzo secolo fa da Marguerite Yourcenar, e ispirate a un personaggio vissuto duemila anni fa, parlano oggi a un pubblico contemporaneo con una forza insospettabile. Le meditazioni sull’esercizio del potere, sull’effimera natura dell’amore, sull’importanza della cultura e della memoria, sembrano scritte pensando al nostro presente. Preziosi riesce a restituire tutto ciò con una naturalezza disarmante, evitando ogni retorica, affidandosi al ritmo della parola e alla potenza del silenzio.
Il pubblico ha reagito con un’attenzione rara. Nessun brusio, nessuna distrazione: solo un ascolto profondo e partecipato. Al termine, un lungo e caloroso applauso ha premiato la performance, ma anche il coraggio di proporre, in un contesto estivo spesso dominato da eventi leggeri e di intrattenimento, uno spettacolo colto, impegnativo e ricco di suggestioni.
La serata del 3 luglio rappresenta anche un momento importante per la valorizzazione dell’Anfiteatro di Urbisaglia, che si conferma non solo sito archeologico di enorme valore storico, ma anche contenitore ideale per eventi culturali di alto livello. L’organizzazione impeccabile, l’accoglienza curata e la qualità dell’offerta artistica rendono questo luogo un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del teatro e della cultura.
E il programma estivo non si ferma qui. Giovedì 10 luglio, l’Anfiteatro ospiterà un altro evento di forte richiamo: Dervish in Progress & Ember (Prometheus Fight), che vedrà protagonista il celebre ballerino Ziya Azazi. Uno spettacolo di danza contemporanea che promette, ancora una volta, di unire potenza visiva, ricerca interiore e suggestioni antiche, in una cornice che continua a regalare emozioni senza tempo.