“Civitanova Danza diventa il sogno che rende la bellezza qualcosa di tangibile, qualcosa di reale”.
Come tutte le arti, la danza ha diversi gradi di fruizione, ma tra tutte è quella forse più semplice, perché – come sosteneva Martha Graham – “lo strumento attraverso il quale si esprime è lo stesso attraverso il quale la vita è vissuta: il corpo umano. Ciò attraverso il quale s’afferma l’essenziale della vita”. Perciò la danza ci è così vicina, perché ha come unico strumento per affrontare le sfide del palcoscenico quello che anche noi abbiamo per affrontare le tante sfide della nostra esistenza. Dedicato a Enrico Cecchetti, il festival internazionale Civitanova Danza, giunto alla sua XXI edizione, non ha bisogno di crescere, ma di rimanere ciò che è già, lavorando quotidianamente affinché la città e la regione tutta siano sempre più orgogliose di uno degli appuntamenti più importanti del Paese. Slogan del festival è da sempre “danzare tutto”: per questo quest’anno sono protagoniste l’originalità di Jan Fabre, l’affascinante atleticità di Momix, la perfezione di linee di Eleonora Abbagnato, così come le scuole di danza della città. E lo slogan si riversa anche in Civitanova Danza per domani campus, ambizioso progetto di formazione con grandi insegnanti provenienti dalla Scala di Milano e dall’Opéra de Paris. Se Civitanova Marche non avesse il suo festival di danza sarebbe come privare questa città del suo bisogno di sognare; quindi, di avere una propria anima alimentata da un’insieme di passioni: quella del Comune, dei Teatri di Civitanova, dell’AMAT, della Provincia di Macerata e della Regione, atte a coltivare un’identità culturale di una comunità che si lega imprescindibilmente a questo sogno..
Gilberto Santini
Tratto dal n’1 (2014) di MG Marcheguida