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Smart working: anche per i lavoratori fragili della PA proroga fino al 31 dicembre

Estesa anche ai lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione la proroga dei termini per lo smart working. La scadenza, originariamente fissata al 30 settembre, è stata prorogata al 31 dicembre, così come già era stato stabilito per i dipendenti del settore privato, in condizioni di fragilità o con figli al di sotto dei 14 anni (a patto che l’altro genitore non sia disoccupato o beneficiario di strumenti di sostegno del reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa).

Il post del ministro Zangrillo

Ieri sul profilo Facebook del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo è arrivato l’annuncio.

Abbiamo prorogato fino alla fine del 2023 lo smart working per i dipendenti fragili della Pubblica amministrazione – ha scritto il Ministro – Un risultato importante a tutela della salute delle nostre persone, che vengono così equiparate alle lavoratrici e ai lavoratori del settore privato. Il lavoro agile è una modalità di organizzazione del lavoro positiva, lo è stata soprattutto durante l’emergenza pandemica; oggi rappresenta un’opportunità e uno strumento in più per rendere il posto pubblico più attrattivo per le giovani generazioni. Non possiamo tornare indietro, è una sfida importante e lo è soprattutto per i nostri dirigenti che dovranno essere capaci di saper assegnare gli obiettivi e di saper misurare i risultati per una PA sempre più efficace ed efficiente.

Chi sono i lavoratori fragili che possono lavorare in smart working

I lavoratori fragili sono i lavoratori che presentano patologie preesistenti che potrebbero creare effetti molto gravi in caso di infezione da Covid-19.

In particolare si tratta di pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria o affetti da 3 o più patologie specifiche, condizioni da dimostrare con certificato medico (trovi qui l’elenco).

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