Giovedì 3 luglio , nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro Romano di Urbisaglia, va in scena uno degli appuntamenti teatrali più attesi dell’estate: “Le Memorie di Adriano”, tratto dal capolavoro letterario di Marguerite Yourcenar, con la drammaturgia di Tommaso Mattei e l’intensa interpretazione di Alessandro Preziosi. Le musiche originali dal vivo sono a cura di Giacomo Vezzani.
Un viaggio intimo nell’anima dell’Imperatore
“Le Memorie di Adriano” è molto più di un recital teatrale: è un’esperienza immersiva e visionaria, che trasporta lo spettatore in un dialogo senza tempo con una delle figure più affascinanti della storia romana. La voce di Adriano, imperatore e poeta, prende vita sul palco grazie a una forma scenica essenziale, che unisce parola, musica e luce in una sinergia emotiva e meditativa.
Alessandro Preziosi si confronta con uno dei personaggi più complessi della classicità, restituendone l’umanità con una recitazione intensa, misurata e profondamente coinvolgente. Il suo Adriano non è una figura lontana scolpita nel marmo del passato, ma un uomo moderno, sospeso tra desiderio e morte, potere e caducità, sogno e disincanto.
Una produzione moderna per un testo immortale
La nuova traduzione e drammaturgia firmata da Tommaso Mattei esalta il valore filosofico e introspettivo del romanzo della Yourcenar, trasformandolo in un flusso di coscienza che coinvolge e scuote lo spettatore. Il lavoro si inserisce nel percorso artistico condiviso da Mattei, Preziosi e Vezzani, già consolidato in precedenti produzioni come Il mio cuore è con Cesare, Le Idi di Marzo e Aspettando Re Lear.
L’impianto scenico è ridotto all’essenziale, dominato dalla sola presenza dell’attore e dal potere evocativo del suono. La partitura elettronica modulata dal vivo da Giacomo Vezzani accompagna la parola, trasformando lo spazio scenico in una dimensione onirica, rarefatta e profondamente emotiva.
Tematiche universali e attualità drammatica
Il grande merito di questo spettacolo risiede nella sua straordinaria attualità: l’Adriano che emerge da questo adattamento è il nostro contemporaneo. Un uomo fragile e lucido, pacificato e inquieto, capace di interrogare il passato per immaginare un futuro possibile. Le sue riflessioni su potere, morte, responsabilità e bellezza parlano oggi più che mai a ogni spettatore.
Le luci minimali guidano il pubblico attraverso un viaggio emozionale fatto di onde di memoria e momenti di intensa verticalità. Il ritmo è musicale, quasi ipnotico, e lascia spazio a pause di profonda contemplazione.
Un evento da non perdere
L’appuntamento è per il 3 luglio 2025 all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia, un luogo di straordinaria bellezza e valore storico, che farà da cornice ideale a questa potente riflessione sull’essere umano e sul senso del potere. Un evento da segnare in agenda, consigliato a chi ama il grande teatro, la letteratura e la filosofia.