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Un libro per raccontare la storia del parco di Villa Cozza a Macerata

In questo articolo andiamo a presentare un libro che racconta un po’ la storia del parco di Villa Cozza a Macerata; l’autotrice è Letizia Carducci che abbiamo intervistato.

“Questa idea – dice Letizia Carducci – l’avevo da tempo perché mi è sempre piaciuto fare cittadinanza attiva a Macerata insieme con le diverse associazioni con cui sono in contatto. Sono sempre stata appassionata di arte e di storia e mi ha sempre incuriosito valorizzare i luoghi storici e gli edifici di cui si sente poco parlare a Macerata. Di iniziative, per centrare questo obiettivo con umiltà, ho cercato di realizzarne molte e tra queste c’è anche questo libro pubblicato con le Edizioni Simple. Alla realizzazione di questo interessante progetto hanno collaborato parecchie associazioni e c’è bisogno di parecchio tempo per avere il materiale storico e selezionarlo. Villa Cozza è un parco davvero bello che ora è possibile visitare ed è veramente un pezzo di storia da non sottovalutare. L’Ircer poi sta facendo un ottimo lavoro per cercare di evidenziarne le potenzialità e per far godere la popolazione tutta di questo patrimonio immerso nel verde di Macerata. Il libro è stato pubblicato solo in forma cartacea ed io ho potuto reperire e lavorare sul materiale solo nei momenti liberi che avevo dal lavoro e dagli impegni della famiglia.  Con questo libro ci si vuole rivolgere ad ogni tipo di lettore che è curioso di leggere ed approfondire la storia della nostra città e dei suoi luoghi storici. Tra questo libro e i tanti eventi che ho fatto o ai quali ho partecipato in varie forme, c’è un filo rosso a mio parere molto forte ed è rappresentato per me dall’importanza, da non sottovalutare mai, di fare cittadinanza attiva. La copertina del libro è di Emilio Antinori e la prefazione e del professor Graziani e, debbo dire, che di questa prefazione sono molto onorata.

La prima presentazione del libro avverrà il 21 febbraio 2020 alle ore 17.00 presso la biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata nella sala Castiglioni e sarà a cura dell’Ircer.            Per ora non abbiamo un calendario previsto di altre presentazioni dopo quella che faremo alla Mozzi Borgetti, ma speriamo di poterne fare altre. Non è nemmeno cattiva l’idea di fare un’edizione di questo libro a misura di bambino e per ora non abbiamo pensato di tradurlo in altre lingue oltreché in Italiano. Le altre associazioni che hanno collaborato al progetto sono: Spiazzati!, LegaAmbiente Marche, Italia Nostra e Rotary Club Macerata “Matteo Ricci”. L’evento ha il patrocinio del Comune di Macerata ed il libro si intitola: “Villa Cozza. Parco Urbano e Bene Comune”. Questa nuova iniziativa – è scritto in una parte del comunicato inviato alla stampa dagli organizzatori dell’evento – partorita da Spiazzati! e dalla Sezione maceratese di Italia Nostra è rivolta alla tutela e valorizzazione di uno spazio misconosciuto ma di enorme valore ambientale e non solo. Un polmone verde da sempre aperto al pubblico e frequentato dagli ospiti della Casa di Riposo, dai bimbi del Nido d’Infanzia e dal personale dell’Ospedale Provinciale, dai residenti nel quartiere e non, dagli allievi della Scuola Regionale per Infermieri, dalle tante Associazioni che vi svolgono attività culturali e dai tantissimi che qui cercano quiete e refrigerio, soprattutto durante la stagione estiva.

Al di là del valore terapeutico della vegetazione sul quale tanto si riflette e si discute in questi tempi, attraverso il Libro “Villa Cozza. Parco Urbano e Bene Comune” si consolida lo spirito e la pratica di “buona cittadinanza” che ispira l’Associazione Gli Spiazzati!               Il libro infatti coniuga felicemente l’affetto per la nostra città, l’amore per l’ambiente – e per la bellezza di alcune conifere molto rare e dei tre “alberi monumentali d’Italia” presenti nel Parco – e la curiosità per la storia dell’edificio, vicende che, nel grande lavoro di ricerca svolto da Letizia Carducci, hanno riservato sorprese inaspettate quanto interessanti.

Ci troviamo quindi di fronte davvero ad un “bene comune” del quale la nostra città è invitata a riappropriarsi a pieno titolo ed a prendersene cura in modo attivo e partecipato, sostenendo l’attività del Comune.

Consapevoli che la manutenzione straordinaria del Parco richiede adeguata pianificazione ed ingenti risorse, la scommessa aperta all’intera cittadinanza – che inizia a partire dalla firma del Protocollo d’Intesa – sta nel prendersi cura quotidianamente di questo spazio, favorirne l’accessibilità e la fruizione rispettosa ed in generale la valorizzazione di quello che c’è. Ciascuno in base alla propria competenza, energia e disponibilità può contribuire con tempo, idee e risorse al riscatto di una delle più belle aree verdi della città per favorire sinergie e relazioni sociali.

Tatiana Chiarini

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