Macerata non è solo una città: è uno stato mentale. Un piccolo universo fatto di salite impossibili, modi di dire in via d’estinzione, concerti allo Sferisterio e quell’eterno amore-odio per la vita da provincia. Se sei cresciuto qui — o ci vivi da abbastanza tempo — ci sono cose che capisci solo tu. Ecco le 10 più emblematiche.
1. Il corso è in salita. Sempre. Anche al ritorno.
Chi vive a Macerata sa una verità scomoda: il centro storico è sempre in salita, anche quando tecnicamente stai tornando indietro. Non importa da dove parti: prima o poi ti ritrovi a camminare contro la gravità, con la giacca in mano e il fiatone. È l’unica città dove fare due passi è considerato sport agonistico.
2. “Scende giù” e “sale su” non sono errori. Sono cultura.
A Macerata “scendere giù” e “salire su” sono forme grammaticali autorizzate dal Comune. Anzi, non fidarti di chi non le dice: probabilmente viene da Civitanova.
3. Lo Sferisterio è più sacro della Pasqua
Puoi mancare a Natale, ma non all’Opera allo Sferisterio. Anche se non ci capisci nulla di lirica, basta dire: “Bellissima regia, ma l’acustica non mi ha convinto”. Nessuno ti smaschererà.
4. Il Bar del Corso è un’istituzione. Punto.
Non importa se lo chiami Bar Centrale, Bar Venanzetti o semplicemente “quello sotto il loggiato”: è il punto di ritrovo da almeno tre generazioni. E guai a chi lo tocca.
5. Parcheggiare in centro è un’arte zen
A Macerata il parcheggio in centro non si trova: si merita. Dopo almeno tre giri dell’anello, una preghiera, e un pizzico di fortuna. Quando becchi il posto davanti alla Prefettura, è lecito gridare “Miracolo!”.
6. “Quella cosa su in alto” si chiama Torre dei Tempi
Ma nessuno la chiama così. Per i maceratesi è “la torre con l’orologio che si apre”, e ogni volta che si apre davvero c’è sempre qualcuno che esclama: “Oh guarda, funziona ancora!”
7. L’università porta gente. Ma anche code e parcheggi finiti.
Settembre significa studenti che tornano, la città che si rianima… e la disperazione per trovare un parcheggio vicino al Tribunale o in via Garibaldi. Però dai, almeno i bar lavorano.
8. “C’ho freddo” anche con 22 gradi.
Il clima a Macerata è bipolare. Ma il maceratese DOC ha freddo fino a maggio.
9. Le 4 frecce sono un diritto divino. Soprattutto a Corso Cavour.
A Macerata, le quattro frecce non indicano emergenza: indicano “Sto 2 minuti”, che poi diventano venti. Corso Cavour e Corso Cairoli sono le zone rosse: davanti alle farmacie, ai bar o in curva, c’è sempre qualcuno fermo esattamente dove non dovrebbe, col cofano acceso e lo sguardo tranquillo. Se poi ti azzardi a suonare… sei tu quello maleducato.
10. “Macerata è noiosa”… ma poi nessuno se ne vuole andare
Sì, lo diciamo tutti. “la sera non c’è nulla”, “è troppo tranquilla” o “non più tranquilla”. Eppure, chi parte ci torna. Chi resta si lamenta, ma è profondamente legato a questo angolo di Marche dove tutto (anche la noia) ha un sapore familiare.
❤️ E tu, quante di queste cose capisci davvero?
Se ti sei riconosciuto in almeno 5 punti, sei maceratese al 100%. Se le hai capite tutte, sei laureato in Maceratesità.
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