Le esportazioni di prodotti agroalimentari della provincia di Macerata, con particolare attenzione al settore vinicolo, continuano a ottenere grande apprezzamento negli Stati Uniti. Tuttavia, le recenti dichiarazioni del presidente Donald Trump in merito ai dazi doganali stanno generando non poca apprensione tra gli operatori locali. A farsi portavoce di queste preoccupazioni è Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata, che ha dichiarato: “L’export agroalimentare è uno dei pilastri della nostra economia locale, ma i possibili sviluppi legati alle politiche commerciali USA rappresentano una minaccia concreta per il settore.”
Fucili ha poi voluto sottolineare l’impegno costante dell’associazione nella lotta alle disuguaglianze del mercato globale, specialmente per quanto riguarda i prodotti agricoli. “Da sempre ci battiamo per il principio della reciprocità: chiediamo condizioni di produzione uniformi in tutto il mondo, sia in termini di utilizzo di fitofarmaci per la tutela delle colture, sia per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani, come lo sfruttamento del lavoro minorile. Quest’ultimo aspetto è stato recentemente denunciato anche da Papa Francesco, e non possiamo ignorarlo.”
Crescita dell’export agroalimentare, ma il futuro è incerto
I dati diffusi da Coldiretti mostrano un quadro positivo per l’export agroalimentare marchigiano, ma l’ombra dei dazi rischia di compromettere questo andamento. Nel terzo trimestre del 2024, le esportazioni agroalimentari delle Marche hanno raggiunto un valore complessivo di 32,4 milioni di euro, con un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2023. Per quanto riguarda la provincia di Macerata, i numeri sono altrettanto incoraggianti: 10,7 milioni di euro, segnando una crescita del 10% rispetto all’anno precedente.
Se si osservano i dati annuali del 2023, emerge che le esportazioni marchigiane nel settore agroalimentare hanno toccato quota 41,8 milioni di euro, con il mercato statunitense a rappresentare il 7,4% del totale. Macerata, nello stesso periodo, ha registrato un valore complessivo di 11,2 milioni di euro, con gli USA a incidere per l’8,9%.
Particolarmente significativo è il dato relativo al vino, uno dei prodotti di punta della provincia di Macerata: nel 2023, l’export vinicolo verso gli Stati Uniti ha generato un fatturato di 1,2 milioni di euro, mentre solo nel terzo trimestre dello scorso anno si è raggiunta la cifra di 827 mila euro.
L’importanza di una strategia di tutela
Nonostante il contesto attuale mostri segnali di crescita, le parole di Fucili riflettono una preoccupazione condivisa da molti operatori del settore. Il rischio che l’introduzione o l’aumento di dazi possa limitare l’accesso al mercato statunitense è reale e potrebbe avere un impatto significativo su un comparto che rappresenta una parte rilevante dell’economia locale.
Coldiretti Macerata ribadisce quindi la necessità di lavorare su politiche di tutela del Made in Italy, sia a livello nazionale che internazionale. La difesa delle eccellenze agroalimentari passa anche attraverso il confronto con le istituzioni, affinché siano garantite condizioni di mercato eque e trasparenti.
Per una provincia come Macerata, che fa della qualità e della tradizione i suoi punti di forza, salvaguardare il dialogo commerciale con mercati strategici come gli Stati Uniti è una priorità assoluta. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi futuri e agire prontamente per proteggere gli interessi degli agricoltori e produttori locali.