Nella mattinata di venerdì 23 agosto, il vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali di Macerata Francesca D’Alessandro ha incontrato i giovani protagonisti dei TIS all’Arena Sferisterio. Nell’ambito del progetto In Opera, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, alcuni ragazzi hanno avuto la possibilità di lavorare nelle serate di Macerata Opera Festival e di Sferisterio Live. Sono state coinvolte le realtà del terzo settore, in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio.
Niccolò Bellagamba, Raffaele Marchetti, Elvis Valencia Arcos e Uliana Cerasi (assente alla conferenza) sono stati i quattro protagonisti del tirocinio di inclusione sociale: i ragazzi si sono impegnati nell’affiancamento alle mascherine dello Sferisterio, coadiuvando nelle attività di informazione, volantinaggio e biglietteria.
Tutti i ragazzi si sono detti entusiasti di aver partecipato all’iniziativa e ben disposti a proseguire anche il prossimo anno: «È stata un’esperienza utile – dice Niccolò – il lavoro è molto importante per me, per il futuro e per la vita». Raffaele collabora allo Sferisterio già da due anni; «la cosa più bella per me – ci racconta – è conoscere nuove persone, ricordo con piacere tutti i ragazzi che ho incontrato e che mi hanno affiancato durante le serate». La parola è passata poi a Elvis che ha voluto ringraziare per l’opportunità di lavorare potendo anche assistere, per la prima volta, alle opere liriche proposte allo Sferisterio: «mi sono divertito e questo è importante: lavorare con impegno, divertendosi e a contatto con tante persone».
L’amministrazione vuole rendere concreta la parola inclusione promuovendo l’inserimento sociale e lavorativo anche al di fuori delle associazioni. «Per i ragazzi – sottolinea il vicesindaco Francesca D’Alessandro – è importante cimentarsi anche con la normalità degli eventi che si svolgono nel nostro comune; per noi l’obiettivo è aumentare sempre di più la loro indipendenza ed autonomia nella vita di tutti i giorni».
Nel 2024 sono stati attivati 80 TIS, di cui quasi la metà rivolti a ragazzi con disabilità cognitive; ognuno di essi ha dimostrato impegno e serietà nello svolgere le loro mansioni. «È una sfida importante e non semplice da gestire – dice F. D’Alessandro – ma l’amministrazione comunale ha investito molto e ha rivolto particolare attenzione ai più fragili per mettere in atto una ricostruzione di Macerata che non fosse solo materiale ma anche sociale».
Lucrezia Coppa – Redazione