“In Opera”, patrocinato dal Comune di Macerata, inaugura la sua seconda edizione e prosegue il lavoro di sensibilizzazione e di inclusione attraverso l’opera lirica. Il progetto, ideato dall’assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio, coinvolge attivamente varie realtà del territorio maceratese che lavorano con i settori sociali più fragili e svantaggiati.
La mattina del 4 luglio, il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, Francesca D’Alessandro ha avviato la conferenza inaugurale ribadendo il supporto del Consiglio di Amministrazione di Macerata: «abbiamo voluto utilizzare l’opera lirica come strumento di inclusione e valorizzazione del benessere perché la musica, come molte altre forme artistiche, trapassa le categorie cognitive e diventa un prodotto universale e fruibile da tutti».
La novità di quest’anno, infatti, è un coinvolgimento ancora più generalizzato e profondo, che non si limita alle Associazioni che lavorano con le disabilità cognitive, ma si rivolge con delle iniziative specifiche anche agli anziani, alla Comunità “Zero” e al confronto diretto con i giovani della Scuola Secondaria di II grado.
«Macerata Opera Festival affianca l’iniziativa e aderisce ai progetti di inclusività in maniera totale» afferma il direttore artistico, Paolo Gavazzeni. «Il mio è un impegno concreto verso tutte le categorie che vengono accolte con difficoltà nella società, perché credo che tutti debbano avere il diritto di vivere delle esperienze che apportano un miglioramento nella qualità della vita e nella comprensione dell’emotività di ciascuno di noi».
Presenti alla conferenza anche Michele Pirani e Leonardo Accattoli, attivi protagonisti di una
collaborazione operativa che rappresenta uno dei pilastri del progetto “In Opera”.
Michele Pirani è attore, regista e docente di canto e tecnica vocale: ha fondato l’associazione “Astrifiammante” che dal 2013 si occupa di della divulgazione artistica dell’opera lirica; perciòb sarà lui a tenere i seminari di formazione rivolti agli operatori sociali e anche i numerosi laboratori pensati per allenare e riabilitare la sensorialità, da fare insieme ai ragazzi delle associazioni partner dell’iniziativa.
La sinergia tra gli enti promotori di “In Opera” ha permesso di organizzare tre serate in Piazza Cesare Battisti, dedicate alla narrazione popolare di Bohème, Norma e Turandot.
L’appuntamento è nel tardo pomeriggio, ore 18:30, dal 29 al 31 luglio: una selezione delle più celebri arie delle opere con l’accompagnamento della pianista Cesarina Compagnoni e la
narrazione di Michele Pirani, con l’obiettivo di «attualizzare e allontanare l’idea, insita nella società, secondo cui l’opera lirica è qualcosa di arcaico, museificato e di difficile fruizione».
Il progetto “In Opera”, culminerà con la produzione cinematografica di un cortometraggio, diretto da Leonardo Accattoli, fondatore di “Dibbuk Produzioni”, nel quale si racconteranno le avventure di un gruppo di ragazzi con disabilità cognitiva impegnati a cimentarsi in prima persona nella messa in scena di Turandot.
«Non esiste un mezzo migliore del cinema per raccontare le fragilità umane ed abbattere le
barriere – afferma Leonardo Accattoli – il lavoro che lo scorso anno era già ambizioso, quest’anno lo è ancora di più, ma siamo sicuri di riuscire nel nostro intento».
Lucrezia Coppa – Redazione